DAD: 10 consigli per ottimizzare la didattica a distanza

Nostro malgrado, la DAD è diventata un tema di strettissima attualità. Non avremmo mai voluto scrivere dei consigli per adattarsi a questa modalità di apprendimento, tuttavia ciò si rende necessario dalla situazione attuale che tutti noi genitori stiamo vivendo. La didattica a distanza è diventata, volenti o nolenti, parte della nostra vita e soprattutto di quella dei nostri figli. E’ quindi necessario organizzarsi per viverla al meglio, nel modo più sereno e produttivo possibile.

Abbiamo quindi pensato che potesse risultare utile darvi 10 consigli per la DAD in modo da non essere presi in contropiede e poter vivere con meno stress e problematiche la didattica a distanza.

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10 consigli per la DAD

Vediamo quindi 10 consigli per organizzarsi ed affrontare al meglio la DAD.

1. Organizza gli spazi

Nessuno di noi poteva immaginare che, da un momento all’altro, l’ambiente domestico dovesse diventare anche luogo di studio e di lavoro. Ci siamo così ritrovati in molti a condividere ambienti, a volte anche molto piccoli, per svolgere le proprie attività. Se hai una casa abbastanza grande, cerca di dedicare ogni ambiente ad uno scopo. Se papà o mamma lavorano al computer in soggiorno, fai in modo che tuo figlio abbia il suo spazio in cameretta. Se hai due o più figli, cerca di non farli partecipare alla DAD nella stessa stanza. Spesso le lezioni in DAD sono chiassose e si rischia di creare troppa confusione. Piuttosto fai che sia un adulto a condividere il suo ambiente di lavoro con quello di studio di uno dei figli.

Se vivi in un ambiente molto piccolo, fai sedere i bambini il più distante possibile tra di loro. Questo, unitamente all’uso delle cuffie, renderà meno confusionario l’ambiente.

2. Verifica la connessione a Internet

Sembra scontato dirlo, ma non può esistere didattica a distanza senza Internet. Anzi, senza una buona connessione Internet. L’utilizzo di microfono e videocamera per le videolezioni implicano un consumo di banda notevole. Se vuoi fare un test autonomamente, puoi andare su questo sito ed effettuare uno speed test. Potrai così vedere la banda in download e la banda in upload a tua disposizione. Considera che per vedere e sentire i compagni e la maestra, utilizzerai la banda in download, che in genere è abbondante. Il problema però è che per trasmettere la tua immagine e la tua voce dovrai fare affidamento alla banda in upload, che spesso è scarsa. Le connessioni a Internet non sono tutte uguali. Verifica con il tuo fornitore del servizio qual è la banda a tua disposizione ed eventualmente considera di fare un upgrade per avere una connessione più performante.

Se questo non è possibile o non puoi permettertelo, sfrutta al massimo quello che hai: apri solo e soltanto i programmi che utilizzi per la videolezione (in genere solo un browser come Google Chrome o Safari) e non fare partire aggiornamenti software durante le video lezioni.

Se questo non bastasse, considera di connettere il tuo computer tramite cavo di rete, collegandolo direttamente al modem e disconnettendolo dalla rete wi-fi. Questa modalità è più stabile e performante. Assicurati solo di avere una presa ethernet libera sia sul tuo modem che sul tuo computer. Per la connessione, ti basta un normale cavo di rete come questo.

E se ancora non basta, prova a connettere il computer al cellulare tramite tethering. Così facendo potrai sfruttare la connessione 4G del telefono e di conseguenza non gravare ulteriormente sulla banda che hai a disposizione sulla tua rete di casa. Prima di farlo però verifica di avere giga sufficienti a disposizione per non incorrere in costi aggiuntivi.

3. Usa l’attrezzatura adeguata

Anche chi non ha mai considerato indispensabile la tecnologia, ha dovuto fare i conti con la necessità di dotarsi dei giusti strumenti. Questo ovviamente vale anche e soprattutto per la DAD, che obbliga tutti i bambini ad avere a disposizione un computer, un tablet o mal che vada uno smartphone per partecipare alle videolezioni. Non sempre però nelle case si hanno a disposizione questi strumenti in numero sufficiente o con caratteristiche adeguate. Così si deve ricorrere giocoforza ad acquistare uno o più dispositivi, trovandosi di fronte ad una scelta talmente ampia da disorientare. L’obiettivo di questo articolo è semplificare e fare chiarezza, non certo confondere. Per questo motivo ci limitiamo a suggerirvi prima di tutto di verificare ciò che avete già a disposizione. Considerate che per la didattica a distanza basta uno smartphone. Ovviamente ci si dovrò adattare a seguire le lezioni su uno schermo piccolo, ma se non si hanno altre possibilità ci si può fare l’abitudine. Discorso diverso per i vari compiti da svolgere in remoto, che spesso presuppongono l’utilizzo di programmi per cui occorre almeno dotarsi di un tablet.

Se avete già un computer e volete metterlo a disposizione di vostro figlio, verificate che abbia quantomeno una webcam ed un microfono integrati. Se così non fosse, non preoccupatevi. Potete acquistare entrambi per pochi euro. Per quanto riguarda la webcam, vi consigliamo questa, che ha anche il microfono integrato. Se invece è proprio microfono che vi manca, il nostro consiglio è di acquistare un paio di cuffie con microfono come queste.

Se state considerando l’acquisto di un tablet per la DAD, avete molte alternative tra le quali scegliere. Se dovete contenere i costi, a nostro modo di vedere, questo modello rappresenta un scelta assolutamente valida. Costa poco e ha tutto ciò che serve per la didattica a distanza. Se invece, oltre alla DAD, volete poi sfruttarlo per altro, conviene orientarsi su un modello di media gamma come questo di Samsung.

La DAD potrebbe rappresentare anche il momento ideale per regalare un computer a vostro figlio ed iniziare ad avvicinarlo ad uno strumento con cui dovrà rapportarsi per tutta la vita. E’ questa sicuramente la scelta migliore sul lungo termine: un PC è indispensabile e sicuramente verrà sfruttato sempre di più da quelli che oggi sono bambini ma, tra pochi anni, saranno già dei ragazzi. In questo caso, la scelta consigliata ricade su dei laptop o computer portatili. Un buon compromesso potrebbe essere rappresentato da questo modello. Se invece si vuole investire qualcosa di più, conviene orientarsi su questo portatile, perfetto per lo studio ma anche per il gaming o per il lavoro, se dev’essere usato in condivisione con mamma o papà.

4. Connettiti in anticipo

Agli appuntamenti conviene sempre arrivare un po’ in anticipo! Dobbiamo far percepire ai bambini che l’orario di inizio delle lezioni va rispettato anche quando si tratta di didattica a distanza ed equiparato alla campanella che suona per l’ingresso a scuola. A differenza di quest’ultima però, l’orario fissato per l’inizio della video lezione è quello effettivo; quando si è in DAD non bisogna entrare in classe, togliersi la giacca, appoggiare lo zaino, salutare il compagno. Per questo motivo, se ad esempio la lezione inizia alle 8:30, per quell’ora bisogna essere operativi di fronte al computer, pronti ad ascoltare la maestra. Per ottenere questo, ovviamente bisogna preparasi un po’ prima e collegarsi alla piattaforma della lezione almeno 5 minuti in anticipo. L’imprevisto è dietro l’angolo: il programma che non si apre, la cuffia che non funziona, il computer che si sta scaricando.

Fate rispettare ai bambini i soliti riturali mattutini come se non fossero in DAD. Sveglia, colazione, lavarsi i denti, vestirsi, ecc ecc. In questo modo si attiveranno e saranno più ben disposti a rispettare l’orario di inizio delle lezioni così come quando devono necessariamente essere pronti a recarsi a scuola.

5. Tieni il microfono spento e usa le cuffie

Quando si è in tanti dietro un computer è facile generare confusione. Uno dei principali fattori che la provocano è sicuramente l’effetto sgradevole del ritorno audio. Questo avviene quando la voce di chi parla esce dall’altoparlante del computer e vi rientra tramite il microfono. Per evitare questo odioso inconveniente è sufficiente usare l’accortezza di disattivare il microfono quando non si sta parlando e più in generale quando non si è interpellati. Ogni programma o piattaforma per la DAD e le videochiamate ha questa funzionalità e per attivarla basta cliccare un’icona. La regola è molto semplice: il microfono dev’essere attivo solo e soltanto quando serve.

Oltre a questo ovviamente la cosa migliore è utilizzare delle cuffie, in modo che la voce di chi sta parlando possa essere captata da chi sta ascoltando ma non dal microfono, tagliando quindi alla radice il problema. Bastano dei semplici auricolari, di quelli in dotazione con ogni telefono cellulare.

6. Attenzione alla telecamera

La DAD, così come lo smart working, ha fatto si che in qualche modo venisse violata la privacy della propria casa. I nostri salotti, le camere da letto, la cucina sono oggi un po’ meno segreti di qualche tempo fa. Con la telecamera accesa tutti possono vivere uno scorcio, uno spaccato delle nostre abitazioni entrando in quella sfera che è e dovrebbe continuare ad essere privata. Per questo motivo, controllate bene quello che viene inquadrato dalla telecamera.

Oltre al soggetto in primo piano infatti anche lo sfondo o la parte circostante possono essere ben visibili. Oltre ad una questione di privacy esiste anche l’elemento disturbo. Per dei bambini infatti è molto facile distrarsi vedendo un elemento d’arredo particolare dietro le spalle del compagno, o il papà che lavora seduto poco distante, o il gatto che passeggia sul divano. Cercate quindi di posizionare la telecamera in modo strategico, possibilmente facendo rivolgere il bambino con le spalle al muro, in modo che dietro di lui non vi siano elementi di disturbo che possano sviare l’attenzione.

7. Insegna ad ascoltare

Sicuramente le maestre a scuola lavorano tanto su questo aspetto: ascoltare è essenziale per apprendere e per rapportarsi correttamente col prossimo. Tuttavia quando si è in DAD, alcuni bambini perdono la sensazione di contatto col mondo reale e non hanno la percezione che di fronte a loro ci siano altre persone. E’ quindi importante spiegare loro che nel computer c’è la maestra, ci sono i compagni, ci sono persone reali che in quel momento sono in qualche modo presenti e quindi si deve prestare loro la medesima attenzione che si presterebbe in una condizione normale. Il computer provoca l’effetto TV; la percezione è quella di un oggetto da cui fuoriescono suoni e immagini ma con cui non si può interagire. Spiegate ai bambini che quando la maestra parla, bisogna ascoltare quello che dice con attenzione, perchè è come se fosse li in carne ed ossa. La soglia di attenzione va sempre mantenuta alta.

8. Alza la mano prima di parlare

In classe è buona educazione alzare la mano per indicare alla maestra che si vuole dire qualcosa. Molto spesso in DAD ci si prende qualche libertà di troppo. Così accade che i bambini attivino il microfono e interrompano la maestra chiamandola a voce e disturbando di fatto la lezione per tutti i compagni. Anche durante la didattica a distanza va mantenuta la buona maniera di alzare la mano e di ottenere il permesso della maestra prima di parlare. In questo modo si dimostra rispetto sia per lei, che sta svolgendo il suo lavoro di educatrice ed è impegnata a spiegare, sia per i compagni, che hanno il diritto di riuscire a seguire la lezione senza essere interrotti da necessità altrui. Insegnate ai bambini ad alzare la mano, rendendola ben visibile davanti alla telecamera, in modo che la maestra possa notarla e concedere loro la parola. L’educazione non conosce distanza.

9. Tieni tutto a portata di mano

Per i bambini non è assolutamente facile tenere alta la soglia di attenzione, soprattutto quando di fronte a loro c’è un computer o un tablet. Il distacco e la mancanza di contatto fisico non aiutano questo processo, perciò è necessario adottare anche piccoli accorgimenti che aiutino il bambino a distrarsi il meno possibile. Può sembrare banale ma il solo semplice fatto di tenere a portata di mano astuccio, quaderni, libri o anche un bicchiere d’acqua siano piccoli escamotage che riducono le possibilità che il bambino si distragga dovendo cercare queste cose in un’altra stanza o chiedendole alla mamma. Inoltre, se il bambino si sente solo, considerate di posizionare vicino a lui (ma fuori dall’inquadratura della telecamera) il suo pupazzo o la sua bambola preferita; lo aiuterà a sentirsi meno solo e se dovesse avere un momento di sconforto basterà una fugace occhiata all’amico di giochi per sentirsi più a suo agio.

10. Parla con tuo figlio

Nessuno è nato per la DAD. L’essere umano è un ribollire di emozioni, di chimica, di empatia e come tale ha necessità di avere contatti umani reali e relazioni tangibili. Non è semplice per i bambini calarsi in questa dimensione innaturale; di contro, noi genitori dobbiamo sforzarci ancora di più per dare loro conforto e rendere meno traumatica questa modalità di insegnamento. Occorre quindi parlare, parlare e ancora parlare con loro, in modo da rassicurarli ed ascoltarli, cercando di capire se abbiano delle paure o delle debolezze dovute a questa situazione inusuale. Mai come in questo momento dobbiamo trovare ulteriori energie sia fisiche che mentali e mettere ancora di più i nostri figli al primo posto delle nostre priorità. Facciamogli capire che non sono soli, che hanno l’affetto della famiglia, degli insegnanti e dei compagni e che l’abbraccio con questi ultimi sarà ancora più piacevole una volta rientrati alla normalità.

Conclusioni

Ovviamente i consigli riportati sono generici; valutate caso per caso e bambino per bambino come gestire la didattica a distanza, ricordandovi che prima di ogni altra cosa dobbiamo rispettare i nostri figli e le loro emozioni.

La DAD non è e non può essere una modalità di apprendimento ordinaria; i nostri figli hanno assoluto bisogno di svolgere una fase di apprendimento in presenza così com’è sempre stato, perchè l’interazione e il confronto sono essi stessi parte fondamentale della crescita e della formazione di un essere umano.

Nonostante questo, abbiamo voluto scrivere questo articolo perchè da genitori abbiamo a cuore i nostri figli e il loro futuro e non vogliamo che possa in alcun modo essere condizionato da una situazione che li mette in condizione di stress in questa fase della loro formazione così delicata.

Se anche solo uno di questi 10 consigli per la DAD vi sarà utile, avremo raggiunto il nostro obiettivo.

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