Li vediamo ogni giorno scorrendo il feed: sorrisi, challenge, balletti, outfit, recensioni, viaggi, battute. Gli influencer sono diventati i nuovi protagonisti del web.
Alcuni fanno ridere, altri ispirano, altri ancora fanno riflettere.
Da Chiara Ferragni a Kendall Jenner, da Khabane Lame (il tiktoker italiano più seguito al mondo) a Luis Sal e Sabrina Ferilli nelle loro versioni social, ognuno ha trovato un modo personale per raccontarsi e farsi ascoltare.
Ma cosa si nasconde dietro i filtri e le stories? E perché ci piacciono così tanto?
Indice dei contenuti
Chi sono davvero gli influencer
Un influencer è qualcuno che, attraverso i social, riesce a influenzare le opinioni e i comportamenti di chi lo segue.
Non è solo chi promuove prodotti: molti condividono idee, esperienze, passioni e valori.
C’è chi parla di moda, chi di sostenibilità, chi di cucina, sport, tecnologia o benessere.
👉 Esempi?
- Elisa Maino ha iniziato su TikTok ballando e oggi è anche scrittrice.
- Mattia Stanga racconta la vita quotidiana con ironia e leggerezza.
- Greta Menchi ha trasformato la sua creatività in un percorso artistico.
- Sofia Viscardi ha portato temi come emozioni, crescita e libri in una community enorme.
Molti di loro non sono “celebrità” tradizionali: sono ragazzi comuni che hanno trovato il loro modo di comunicare.
Perché piacciono così tanto
Forse perché ci fanno sentire parte di qualcosa.
Un influencer che parla in modo sincero e mostra anche i momenti difficili sembra vicino, quasi un amico virtuale.
E poi c’è la curiosità: vogliamo sapere cosa mangiano, dove vanno, come si vestono, quali canzoni ascoltano.
Gli influencer riescono a catturare la nostra attenzione con:
- Autenticità (sembrano veri, non costruiti);
- Creatività (sanno inventarsi sempre qualcosa di nuovo);
- Empatia (parlano di temi che ci toccano).
In fondo, quando qualcuno ci fa sorridere con un video di 30 secondi, non è solo intrattenimento: è un modo di sentirsi connessi.
I lati nascosti della fama online
Dietro un post da milioni di visualizzazioni c’è spesso tantissimo lavoro.
Gli influencer non improvvisano: pianificano contenuti, studiano luci, montano video, rispondono ai commenti, collaborano con brand.
Essere sempre “connessi” può diventare stressante.
Alcuni raccontano di momenti di ansia, solitudine o paura di deludere chi li segue.
Un altro rischio è quello del confronto continuo: vedere vite perfette può farci pensare che la nostra non lo sia abbastanza.
Ma dietro ogni immagine c’è una persona vera, con difetti, giornate no e momenti di fragilità.
👉 Ricorda: i social mostrano una parte della realtà, non tutta la storia.
Quando l’influenza è positiva
Per fortuna, esistono anche influencer che usano la loro visibilità per fare del bene:
- Marco Mengoni parla spesso di rispetto e autenticità.
- Alice De Bortoli promuove messaggi di accettazione e salute mentale.
- Alcuni gamer e streamer italiani, come Favij o Pow3r, sostengono raccolte fondi e iniziative sociali.
- Tanti creator minori lanciano messaggi su ambiente, volontariato, body positivity e inclusione.
Essere influencer non significa solo “avere follower”, ma diffondere qualcosa di utile.
Anche un video divertente può insegnare a non prendersi troppo sul serio e a sorridere un po’ di più.
Come diventare influencer (senza perdere te stesso)
Tutti possono provare a condividere la propria voce online.
Ma per farlo nel modo giusto, serve equilibrio.
Ecco qualche consiglio:
- 🎬 Trova la tua passione: parla di ciò che ami davvero.
- 💡 Sii creativo e coerente: non copiare, ma costruisci il tuo stile.
- 💬 Interagisci con rispetto: dietro ogni commento c’è una persona.
- 🔒 Proteggi la tua privacy: non condividere tutto.
- 💙 Ricorda chi sei: non farti definire dai numeri, ma dai tuoi valori.
Essere se stessi è la forma di influenza più potente che ci sia.
Curiosità
- Il primo influencer moderno è considerato Kim Kardashian, ma già nel 1800 pittori e scrittori influenzavano le mode dell’epoca.
- Alcuni influencer oggi guadagnano più di attori o sportivi, ma moltissimi lo fanno solo per passione.
- Gli algoritmi dei social scelgono cosa mostrarti in base ai tuoi interessi: ecco perché sembra che certi contenuti “ti leggano nel pensiero”!
- In Italia ci sono migliaia di microinfluencer: persone con meno di 50.000 follower ma community molto attive e genuine.
Attività per i ragazzi
- “Social Check-up”: analizza i profili che segui e chiediti cosa ti trasmettono davvero.
- Sfida creativa: realizza un post che diffonda gentilezza o gratitudine.
- Gioco di ruolo: immagina di essere un influencer per un giorno e scrivi un messaggio positivo da condividere.
- Dibattito in classe: “I social ci influenzano o siamo noi a influenzarli?”
- Laboratorio media: crea un mini video educativo in stile reel o TikTok.
Riflessione finale
Nel mondo dei social tutti, in un certo senso, siamo influencer: ogni parola, like o condivisione ha un effetto sugli altri.
Non serve avere milioni di follower per fare la differenza: basta usare la propria voce con rispetto e autenticità.
Essere influencer, alla fine, significa lasciare un segno – e decidere che sia un segno di positività.
Ti abbiamo aiutato?
Aiutaci a rimanere attivi e a produrre altri contenuti come questo. Basta poco!
Oppure…
Se devi acquistare qualsiasi cosa su Amazon, potresti farlo cliccando qui. In questo modo Amazon ci riconoscerà una piccola percentuale sul tuo acquisto. A te non cambia nulla; per noi sarà un piccolo, grande aiuto!