La parola abbrivio è una di quelle che non si sentono quasi più, eppure racchiude un’idea bellissima: lo slancio iniziale, la spinta che permette di partire e prendere velocità.
Oggi si usa raramente, soprattutto in modo figurato (“dare l’abbrivio a un progetto”, “prendere l’abbrivio per parlare”), ma un tempo era una parola comune, nata nel linguaggio dei marinai e poi passata a quello letterario e sportivo.
Indice dei contenuti
Origine della parola
“Abbrivio” deriva dal verbo “avviare”, ma in particolare dal termine nautico abbrivare, cioè “prendere abbrivio”, “muoversi sull’acqua dopo essere stati fermi”.
Il termine ha radici nel linguaggio dei porti e della navigazione: quando una nave lasciava l’ancora e cominciava a muoversi, acquistava lentamente moto e direzione grazie al vento o alla corrente.
Da quell’immagine fisica è nato il senso figurato che conosciamo oggi.
Significato e uso
Nel linguaggio tradizionale, prendere abbrivio significa:
- mettersi in movimento, iniziare un’azione con una certa spinta;
- acquistare slancio, cioè energia e velocità iniziali;
- in senso figurato: iniziare qualcosa con entusiasmo o decisione.
Esempi:
- “Il canotto prese abbrivio e scivolò sull’acqua.”
- “Il discorso, dopo un esitante inizio, prese finalmente abbrivio.”
- “Serve un po’ di abbrivio per partire con il nuovo progetto.”
Oggi si direbbe più semplicemente “slancio”, “spinta”, “avvio”, ma “abbrivio” resta una parola dal suono morbido e preciso, che evoca un inizio fluido e controllato.
Il termine nella letteratura
Molti autori italiani hanno usato abbrivio in senso poetico o descrittivo:
- Nei romanzi del Novecento, si trova spesso in scene di viaggio o d’azione, per descrivere il momento in cui qualcosa inizia a muoversi.
- In poesia, abbrivio richiama la dolcezza del movimento sull’acqua o l’idea di partenza verso l’ignoto.
È una parola che unisce immagine e ritmo, motivo per cui era amata dagli scrittori e dai cronisti sportivi dei primi del ’900.
Parole simili e moderne
Oggi possiamo sostituire “abbrivio” con parole più comuni, a seconda del contesto:
- Avvio – inizio, partenza di qualcosa;
- Slancio – energia, entusiasmo iniziale;
- Spinta – impulso o motivazione;
- Slancio iniziale – l’equivalente sportivo o figurato più vicino.
Ma abbrivio ha una sfumatura tutta sua: non è un’esplosione improvvisa, ma un moto graduale, elegante, come quello di una barca che parte senza scosse.
Curiosità
- In passato si usava spesso in cronache marinare e sportive: “il corridore prese abbrivio e superò il traguardo”.
- È uno dei pochi termini nautici che sono sopravvissuti anche fuori dal mare, entrando nel linguaggio comune.
- Compare ancora oggi in alcuni modi di dire regionali o in testi letterari che vogliono dare un tono raffinato o poetico.
Attività per gli studenti
- Disegna il significato: rappresenta con un disegno o un fumetto l’idea di “abbrivio” (una nave che parte, un corridore che scatta, un progetto che inizia).
- Trova i sinonimi: scrivi almeno tre parole moderne che possono sostituire “abbrivio” e spiega la differenza di tono.
- Crea una frase poetica: usa la parola “abbrivio” in una breve poesia o pensiero sul concetto di inizio.
- Racconto breve: inventa una storia che inizi con la frase: “Dopo tanto tempo, prese finalmente abbrivio…”
Mini glossario tecnico
- Abbrivio: slancio o movimento iniziale, soprattutto di un mezzo sull’acqua.
- Avvio: l’inizio di un processo o di un’azione.
- Slancio: energia o entusiasmo nel cominciare qualcosa.
- Figurato: quando una parola viene usata in senso non letterale, ma simbolico.
- Lessico nautico: insieme di parole usate nella navigazione.
Conclusione
La parola “abbrivio” è un piccolo esempio di come la lingua italiana sappia trasformare un gesto concreto in un’immagine poetica.
Nata dal mondo dei marinai, è diventata una parola per tutti: indica la forza gentile dell’inizio, quella spinta che serve per partire, cambiare rotta o trovare il coraggio di cominciare.
Anche le idee, come le barche, hanno bisogno di abbrivio per muoversi e arrivare lontano.
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