Domus e Insula: le case dei Romani

Oggi parliamo delle Domus e delle Insula dei Romani grazie a questa ricerca scritta dal nostro gentilissimo lettore Enid M.

Siete pronti a scoprire com’erano fatte le case nell’antica Roma? Iniziamo!

Le Domus e le Insula dei Romani

Le abitazioni romane sono le di due tipi: domus (le case dei ricchi) ed insulae (le case dei poveri e dei benestanti).

Domus romane

Le Domus erano le case dei patrizi e del Senato, in genere dei ricchi. Avevano spesso solo un piano ed erano costituite da molte stanze e divise in due parti: la prima parte si chiamava
vestibulo ed era la parte esterna della casa, quella che si affacciava sulla strada. Poi vi si trovava una parta più interna cioè il fauces che era l’imboccatura della casa.

Poi entrando si trovava anche un servizio chiamato posticulum ove vi si trovavano schiavi oppure il padrone di casa di nascosto stava lì in momenti in cui non voleva essere disturbato.

Le case più ricche avevano, lungo la strada, delle decorazioni come statue o colonne.

La prima stanza che andiamo a trovare all’interno della casa è l’atrium oppure l’atrio. Era una specie di cortile interno che ospitava anche l’impluvium cioè una vasca quadrata dove si metteva l’acqua piovana ed era collegato ad impianti idraulici che servivano a far scorrere l’acqua che serviva per usi domestici (si si.. proprio così.. i romani ricchi avevano l’acqua corrente!). Poi vi era il tablinumche che, nelle prime
domus, si presentava come una sala da pranzo ma andando un po’ avanti scopriamo che divento’ una sala in cui il padrone di casa accoglieva gli ospiti per discutere di affari.

Poi, più avanti, vi si trovava il triclinum che era la sala da pranzo. Era chiamato triclinum proprio perchè era allestita da triclini su cui si mangiava semisdraiati.

Dopo andando avanti vi si trova perfino un giardino interno chiamato hortus ove vi si coltivavano piante e si trovavano colonne e statue di marmo ricoperte di solito, per bellezza, di piante rampicanti.

Si potevano fare delle passegiatine senza uscire di casa e spesso si trovava una grande finestra che serviva per arieggiare.

Infine c’erano le cubicola, ovvero le stanze da letto e la dispensa dove si conservava vino.

Con il passare del tempo molte stanze sono cambiate fino a diventare quelle scritte sopra ;come il tablinum che prima era la sala da pranzo.

Insulae romane

Forse le Insulae erano meno belle delle Domus ma erano piene di segreti.

Con l’aumento del popolo le Insulae arrivarono ad avere anche piu’ di 4 piani per ospitare piu’ abitanti. Spesso erano dotate di un giardino o cortile esterno.

Queste case erano costituite da materiali poveri o normali.

Nella facciata si trovavano molte botteghe e taverne che servivano per mangiare e bere.

L’acqua non era certamente corrente ma si trovava una fontana pubblica, ove si prendeva l’acqua con dei secchi e c’era anche un canale di scolo per le acque sporche.

Abitare in un primo piano significava essere benestanti, poi dal secondo piano in su abitavano servi muratori schiavi e operai.

Il riscaldamento avveniva tramite dei bracieri, ma questa forma di riscaldamento portò diverse volte incendi nei territori romani abitati.

Conclusioni

Ringraziamo ancora Enid per averci inviato questa bellissima ricerca sulle domus e sulle insula dei Romani. Se anche tu hai scritto una ricerca, puoi inviarcela cliccando qui!

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