Oggi parleremo della Grecia e della sua espansione, fino ad arrivare alla Persia. Il contatto tra i Greci e i Persiani portò una serie di guerre per la supremizia e il potere. Questo riassunto è ideale per bambini della scuola primaria, o scuola elementare. Siete pronti per questo viaggio? Allora iniziamo!
Buona ricerca, o buon ripasso, sulla Grecia e le guerre persiane!
Indice dei contenuti
L’espansione della Grecia e i primi contatti con i Persiani
Introduzione sull’impero Persiano
La Grecia come abbiamo visto nelle precedenti ricerche continuava la sua espansione lungo le coste dell’Asia Minore, del Mar Nero, dell’Africa, dell’Italia meridionale arrivando anche in Francia e Spagna. Con questa continua espansione soprattutto legata al commercio, i Greci vennero in contatto con uno dei popoli più potenti in quel tempo: i Persiani. I Persiani intorno al 1200 a.C. abitavano nel sud-est della Mesopotamia. Erano un popolo con un forte esercito tanto che alla metà del VI secolo a.C. sotto il re Ciro, crearono un immenso impero che comprendeva la Mesopotamia, l’Egitto e tutta l’Asia Minore. Sotto la figura del re Dario, successore di Ciro, l’impero Persiano arrivò a conquistare tutte le terre fino al fiume Indo. L’impero persiano era dunque immenso e un solo re non riusciva a controllarlo interamente. Fu per questo motivo che sotto il re Dario, l’impero fu diviso in 20 province chiamate satrapie. A capo di ogni satrapia il re nominava una persona che amministrava il territorio e riscuoteva le tasse: il satrapio.
La prima guerra Persiana
Abbiamo detto che il territorio persiano comprendeva anche le coste dell’Asia Minore. Lo stesso territorio dell’Asia Minore era occupato della colonie Greche. Nel 498 a.C. una colonia Greca, la città di Mileto, si rifiutò di pagare le tasse imposte dal re Dario e chiese aiuto ad Atene. Atene appoggiò la città e iniziò così quella che storicamente prende il nome di Prima Guerra Persiana. Mileto era guidata dal tiranno Aristagora e insieme all’aiuto di Atene e Eretria attaccò e incendiò la più importante città persiana della zona: Sardi. Poco più tardi l’esercito persiano riconquistò la città e l’esercito di Atene si ritirò dalla battaglia. Nel 494 a.C. la città di Mileto fu riconquistata dai Persiani che per vendicarsi saccheggiarono e distrussero la città. Nel 490 a.C.il re Dario per punire Atene che aveva aiutato la città a ribellarsi, mandò un esercito di 25000 soldati e navi da guerra. Lo scontro decisivo della battaglia si ebbe nella pianura di Maratona, situata a 42 km da Atene. Nonostante l’esercito dei persiani fosse più numeroso e forte, la battaglia fu vinta dagli Ateniesi e l’esercito persiano subì una dura sconfitta e fu costretto a ritirarsi. La storia narra che un soldato ateniese percorse a piedi tutti i 42 km che separavano Maratona da Atene per comunicare la vittoria dell’esercito Ateniese; da questa impresa eroica prende il nome la disciplina olimpica della maratona, la gara olimpica che si sviluppa su 42 km di corsa.
La seconda guerra persiana
La Seconda Guerra Persiana avvenne dieci anni dopo la prima, sotto il re persiano Serse, figlio di Dario, che voleva vendicare la sconfitta del padre. Serse dichiarò quindi guerra ad Atene. In quella occasione per sconfiggere l’esercito persiano, le due città Sparta e Atene, solitamente acerrime nemiche, si allearono e combatterono insieme. La Seconda Guerra Persiana ebbe inizio quindi nel 480 a.C. Due furono le battaglie decisive della guerra: la battaglia delle Termopili e la battaglia di Salamina. Un piccolo gruppo di soldati spartani attese l’esercito persiano a Termopili, in uno stretto passaggio tra le montagne; con coraggio riuscirono a rallentare l’avanzata dell’esercito verso Atene. Così facendo gli abitanti di Atene riuscirono a scappare dalla città e a rifugiarsi sull’isola di Salamina. Quando l’esercito persiano arrivò ad Atene la trovò deserta. Intanto l’esercito Ateniese abbe il tempo di preparare le navi per la battaglia navale. Quando le flotte navali persiane raggiunsero l’isola di Salamina iniziò la battaglia. Le navi dei persiani erano troppo grandi e pesanti, mentre quelle dei greci erano molto più piccole e facilmente manovrabili. Essendo il luogo del conflitto molto piccolo e stretto la flotta Ateniese ebbe la meglio e i persiani subirono gravi perdite e abbandonarono d
efinitivamente la battaglia nel 479 a.C. I Greci avevano sconfitto per la seconda volta l’esercito persiano.
La Guerra del Peloponneso
Finita la guerra contro i Persiani, Atene e Sparta erano diventate sempre più potenti. Ognuna delle due città aveva stretto alleanze con altre città e colonie formando le così dette leghe. Atene comandava la lega di Delo, mentre Sparta comandava la lega del Peloponneso. Non passò molto tempo che tra le due leghe scoppiò la guerra: la Guerra del Peloponneso. Questa guerra durò circa trent’anni, iniziò nel 431 a.C. e andò avanti a fasi alterne fino al 404 a.C. quando Atene si arrese definitivamente a Sparta. Questo conflitto durato così a lungo, indebolì fortemente non solo le due città di Sparta ed Atene, ma tutta la Grecia, che pochi anni più tardi fu invasa a conquistata dal popolo dei Macedoni.
Approfondimenti
Approfondisci questo argomento con le seguenti letture:
- Le grandi battaglie dell’antica Grecia. Dalle guerre persiane alla conquista macedone, da Maratona a Cheronea, i più significativi scontri terrestri e navali di un impero mancato
- Le guerre greco-persiane 499-386 a. C.
- La guerra del Peloponneso.
Coclusioni
Eccoci arrivati alla fine di questo riassunto sull’espansione della Grecia e le guerre Persiane. Speriamo che le informazioni riportate vi siano state d’aiuto per la vostra ricerca o il vostro ripasso su questo popolo tra i più rappresentativi della storia antica.
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